Il Carciofo

Il carciofo è una pianta perenne, conosciuta col nome botanico di Cynara scolymus L. membro della famiglia delle Asteraceae riccamente diffuso nel mediterraneo. Secondo alcune ricerche già a partire dal XV secolo, sembrerebbe che le prime coltivazioni fossero popolari in Italia meridionale e in particolare in Sicilia, dove erano comuni nei giardini dei monasteri italiani.

Al genere Cynara scolymus L.1 appartengono tre specie:

  • il carciofo comune (var. scolymus),
  • cardo coltivato o frondoso (var. altilis),
  • cardo selvatico perenne (var. sylvestris),

Il carciofo gioca un ruolo importante nella dieta mediterranea3; le parti edibili consumate abitualmente in tavola, sono costituite dalle tenere foglie carnose e da quello che comunemente viene chiamato “cuore”. È stato utilizzato per secoli per le sue potenziali proprietà medicinali attraverso l’alimentazione, mentre più recentemente le foglie esterne e gli steli, sono utilizzati per l’estrazione di additivi alimentari e nutraceutici2, in quanto rivelati essere ricchi di componenti bioattivi utili al fabbisogno energetico e nutrizionale.

Le proprietà nutrizionali e farmacologiche di questo prezioso ortaggio sono attribuite principalmente ai composti polifenolici5 e all’inulina14 presenti in alte concentrazioni.

I polifenoli principali di cui parliamo sono i derivati mono- e dicaffeilchinici4, ovvero cinarina (acido 1,5-di-O-caffeilchinico) e acido clorogenico (acido 3-O-caffeilchinico).Nella pianta poi sono stati trovati anche altre classi di composti in quantità inferiori come, flavonoidi, antociani, lattoni sesquiterpeni e triterpeni; tutti più o meno dalle vantate attività antiossidanti.

In più sono una valida scelta in una dieta equilibrata in quanto sono poveri di grassi e ricchi di vitamine (Viatmina C e K), minerali, ma soprattutto fibre, le quali ammontano quasi a 7 gr che rappresentano circa il 23-28% dell’assunzione giornaliera di riferimento (RDI).

In sostanza, si possono considerare utili per una migliore digestione, la salute del cuore e la salute del fegato; i molteplici effetti benefici sono raccontati da tempo in letteratura:

  1. Può abbassare il colesterolo LDL “cattivo” e aumentare il colesterolo HDL “buono” .
  2. Può aiutare a regolare la pressione sanguigna10
  3. Può migliorare la salute del fegato11,13
  4. può migliorare la salute dell’apparato digerente12
  5. Può alleviare i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile14
  6. Può aiutare a ridurre lo zucchero nel sangue16

Raffaella Pigniatiello Dott.essa in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche


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